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Privacy in due documentari e un film

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La privacy, soprattutto quando coinvolge la sicurezza informatica e dei dati personali è un argomento difficile da trattare e capire. In questo articolo ho deciso di parlarne attraverso due documentari e un film che ne approfondiscono i dettagli attraverso fatti di cronaca più o meno recenti.

The great hack
The great hack – 2019

The great hack

Il documentario diretto da Karim Amer e Jehane Noujaim riporta attraverso le testimonianze dei diretti interessati i fatti più importanti del coinvolgimento di Cambridge Analytica nelle campagne per la Brexit e per l’elezione di Trump nel 2016.

The great hack ha il pregio di spostare l’attenzione dello spettatore sull’aspetto sociopolitico della questione che inizialmente era vista erroneamente come un semplice problema di hacking.

In un paio d’ore il documentario targato Netflix spiega come la società di Alexander Nix abbia sfruttato in modo illecito le informazioni provenienti dalla cosiddetta data economy di cui Facebook è il portavoce più noto.

Il caso Cambridge Analytica ha dimostrato l’inadeguatezza del sistema di gestione e delle normative vigenti in materia di privacy digitale evidenziando l’enorme mole di dati che quotidianamente vengono raccolti e scambiati all’insaputa dell’utente.

Privacy e Brexit
Brexit: the uncivil war – 2019

Brexit: the uncivil war

Se volete capire il motivo per cui la prossima volta che andrete a Londra vi servirà il passaporto, la risposta è in questo film del 2019 diretto da Toby Haynes e interpretato da Benedict Cumberbatch.

L’analisi che viene proposta allo spettatore non riguarda le conseguenze del referendum ma le modalità che hanno spinto la maggior parte dei britannici a votare per l’uscita dall’Unione Europea.

Non è un caso che Brexit: the uncivil war sia citato come secondo in questi brevi consigli del mese perché credo che la visione di The great hack possa essere propedeutica alla comprensione di alcuni passaggi come ad esempio l’influenza del voto in base ai contenuti mostrati o la raccolta dei dati in modo trasversale e spesso indipendente dalla volontà dell’utente.

Uno speech interessante riferito specificatamente al coinvolgimento di Facebook è quello di Carole Cadwalladr al TED del 2019.

La privacy secondo Citizenfour
Citizenfour – 2014

Citizenfour

L’ultimo (ma non per importanza) è il documentario che è valso alla regista Laura Poitras il premio Oscar nel 2015.

Citizenfour racconta la storia di Edward Snowden, ex analista della NSA che all’età di ventinove anni decide di far luce sulle modalità di raccolta dei dati personali da parte delle agenzie governative statunitensi a discapito della libertà personale dei cittadini.

Durante l’intervista il protagonista appare nervoso perché consapevole delle ricadute che la sua decisione di esporsi in prima persona avrà sulla propria vita ma decide comunque di dare priorità all’interesse collettivo e incarnare il significato più nobile della parola informazione.

Se volete approfondire ulteriormente gli anni del reclutamento e della formazione di Edward Snowden come impiegato della NSA vi consiglio di recuperare anche il film Snowden (Oliver Stone – 2016).

Non interessarsi alla privacy perché non si ha nulla da nascondere è come non interessarsi alla libertà di parola perché non si ha nulla da dire.

Edward Snowden – Reddit

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