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Le mie app per viaggi e trekking

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Visto l’interesse per le app di grafica e fotoritocco, ho pensato di riproporre il format spostando però l’attenzione su viaggi e trekking.

In questo post mi concentrerò sulle app che negli ultimi anni mi hanno permesso di organizzare e gestire itinerari e situazioni per i quali le seppur valide Booking, Tripadvisor e i vari Maps risultavano inefficaci.

I criteri che seguirò per stilare questo elenco sono: assenza di connessione, gratuità e completezza.

Modalità aereo

Forse è un discorso da boomer ma, quando si tratta di mobilità, nulla di ciò che funziona esclusivamente online attira la mia attenzione.

Mentre sprofondo sul divano di casa sono il primo a sfruttare al massimo le potenzialità del Wi-Fi con servizi di streaming, domotica e via dicendo ma appena metto un piede fuori dalla porta, preferisco essere preparato all’eventualità (nemmeno troppo remota) di dover lavorare in modalità aereo.

Gratuità

Superato il problema della connessione passiamo ora alla seconda prerogativa, la gratuità: quando cerco un luogo d’interesse o devo scegliere rapidamente il sentiero migliore per arrivare a un rifugio, l’ultima cosa che desidero sono pubblicità pop up, acquisti in app, aggiornamenti o persone incredibilmente euforiche che invadono lo schermo rendendo impossibile la navigazione.

Esistono diverse app a pagamento per le quali quest’ultimo problema non sussiste ma stavolta voglio parlare solo di quelle gratuite al 100% senza compromessi!

Completezza

La completezza di solito è direttamente proporzionale al costo: più alto è il prezzo, migliori saranno i contenuti. Le app per viaggi e trekking che vi consiglio invece sono complete e gratuite allo stesso tempo.

Mappa cartacea

Il futuro che immaginai da ragazzino quando vidi per la prima volta Il quinto elemento di Luc Besson era pieno di macchine volanti, uomini con innesti meccanici e alieni di ogni tipo. Oggi invece mi ritrovo ad essere additato ogni volta che pago con lo smartwatch, acquisto o prenoto online. Ci sono aspetti del mondo moderno ai quali farebbe bene un upgrade mentre altri (per ora) vanno bene così.

App per viaggi e trekking
Scena tratta dal film The Goonies (1985)

Un consiglio che mi sento di condividere, soprattutto quando si tratta di passeggiate in montagna o trekking è affidarsi alle infallibili mappe cartacee. Rispetto ai GPS e alle app che si concentrano su una porzione del percorso, le carte permettono di avere una visione completa.

Inoltre è possibile segnare vie alternative, pianificare l’itinerario e credo che ai fini organizzativi e di socializzazione siano sempre una buona soluzione.

Quando acquisto una cartina di solito mi muovo in due direzioni:

  • Semplice ed essenziale: il nome che salta subito all’occhio è Kompass.
  • Informazioni tecniche mescolate all’esperienza: recentemente ho scoperto l’editore Terre di Mezzo (da tolkeniano non poteva non attirare la mia attenzione) ma solitamente mi affido alle guide Feltrinelli (qui trovate quelle che ho usato in Islanda e Irlanda).

Prima di passare oltre, è doveroso fare una precisazione. Uno dei criteri per questo elenco di app per viaggi e trekking è la gratuità. Effettivamente le mappe non sono gratuite ma spesso si possono recuperare da amici o parenti che hanno già fatto quel tragitto. Sui vari social inoltre esistono gruppi e community di viaggiatori con i quali scambiare mappe come fossero figurine.

Maps.me

L’app è sviluppata da una software house olandese che si occupa di videogiochi per mobile e PC. Se a prima vista questo potrebbe farvi storcere il naso, vorrei che vi concentraste sull’importanza che ha per un gamer l’orientamento all’interno di un dungeon o ancora meglio, di un open world.

Alcune delle caratteristiche principali di Maps.me sono:

  • Calcolo del percorso offline con auto e a piedi
  • Dati geografici offline
  • Supporto al GPS
  • Ricerca offline per nome, indirizzo, categoria e coordinate
  • Possibilità di salvare una lista di preferiti
  • Condivisione dei luoghi e dei preferiti
New York (tra Central Park e la 5th Avenue) su Maps.me
New York (tra Central Park e la 5th Avenue) su Maps.me

New York (le linee della metro tra Central Park e la 5th Avenue) su Maps.me

Una volta installata, sarete liberi di decidere quali pacchetti (tutti gratuiti) scaricare. Ognuno di essi contiene una zona precisa del mondo e, a seconda della superficie e della complessità, potrà essere ulteriormente suddiviso per diminuirne le dimensioni e di conseguenza il peso sul dispositivo. Per chiarire, l’intera Islanda è racchiusa in meno di cento Megabyte che corrispondono forse alle mappe di una città del Nord Italia.

Come è possibile tutto questo?

Se vi sembra troppo bello per essere vero, vi spiego il segreto celato dietro un’interfaccia user friendly che potrebbe utilizzare anche Bernie Sanders con le muffole!

Maps.me si basa sull’OpenStreetMap (OSM), un progetto collaborativo finalizzato a raccogliere e condividere dati geografici allo scopo di mappare il mondo. In parole povere una Wikipedia per le carte geografiche.

Chiunque può aiutare a migliorare il servizio sia direttamente che indirettamente, dando ad esempio accesso a una parte dei propri dati relativi alla localizzazione. Una volta raccolti, essi vengono distribuiti su licenza libera e possono essere utilizzati per qualsiasi scopo.

Il mio primo incontro con Maps.me avvenne in Islanda che come potete immaginare non brilla certamente per disponibilità di rete, sole e comodità. Da quel momento l’ho consigliata varie volte ed è fissa nel mio iPhone. Ovviamente è disponibile anche per Android.

Windy maps

Maps.me sta ai viaggi come Windy Maps sta al trekking. Le due app sono abbastanza simili se utilizzate come navigatore GPS ma se l’interfaccia della prima è pensata per un utilizzo preferibilmente urban, la seconda è progettata per restituire una cartina precisa con profili di altitudine, percorsi, rifugi e perfino piste da sci.

Tra le caratteristiche più importanti si trovano:

  • Mappa escursionistica offline del mondo.
  • Gratuità senza pubblicità (si, avete letto bene, nello stesso elenco ho scritto mondo e gratuito).
  • Possibilità di pianificare percorsi in auto, bici o escursionismo.
  • Navigatore offline e tracker sportivo basati anch’essi sull’OSM.
  • Possibilità di reperire informazioni relative a punti di interesse come coordinate, orari e contatti.
Il Corno Grande (Gran Sasso) su Windy Maps
Il Corno Grande (Gran Sasso) su Windy Maps

Qualità delle informazioni

Ogni docente di economia insegna che il primo metro di misurazione della qualità è il prezzo. Lo stesso prodotto proposto a prezzi differenti lo fa apparire diverso. Per le app il discorso cambia perché il vero pagamento diventa evidente solo dopo un’attenta visione d’insieme.

Evitando di addentrarci in discorsi che non hanno senso in questo contesto, per capire l’effettiva qualità di Maps.me e Windy Maps vi invito a dare un’occhiata direttamente al loro sito.

Oltre ai dati che trovate anche nell’app, su windy.com sono disponibili anche informazioni su qualità dell’aria, nuvole e perfino la misurazione delle onde nel caso voleste attraversare il mondo a bordo di un sottomarino giallo!

Una piccola avventura personale 

A proposito di Windy Maps, voglio raccontarvi un episodio personale accaduto la scorsa estate. Mentre raggiungevo il Corno Grande del Gran Sasso insieme alla mia ragazza, abbiamo deciso di fare una piccola deviazione che tuttavia dopo qualche centinaio di metri ci ha fatto venire il dubbio che forse la nostra attrezzatura non era indicata per quel tipo di percorso.

Spazio di manovra ristretto, internet assente da ormai qualche ora e zero rete telefonica. Eravamo completamente isolati in mezzo ai monti. In meno di cinque secondi Windy Maps ha localizzato la nostra posizione sulla mappa, mostrandoci tutti i percorsi possibili per la vetta che ci eravamo prefissati. In questo caso, lo smartphone è stata la soluzione ideale perché tirava un forte vento che avrebbe reso difficoltoso srotolare la cartina classica.

Se questo ancora non vi dovesse bastare, sappiate che io l’avevo installata da tempo sul mio iPhone e la mia ragazza, che notoriamente preferisce non avere app oltre quelle essenziali, ha fatto lo stesso sul suo LG Android.

Avviso ai naviganti

Il vero motivo per cui ho deciso di scrivere questa tipologia di articoli è perché nel tempo ho maturato una piccola esperienza nell’ambito di viaggi e trekking. Non mi ritengo un guru perché ho fatto e continuo a fare errori e scelte discutibili. Viaggiando e camminando in montagna, vedo spesso persone che intraprendono un percorso senza l’adeguata preparazione e con attrezzatura di fortuna.

Tutti noi conosciamo e abbracciamo la poesia che il concetto di viaggio porta con sé ma come insegna il caro Tolkien, è pericoloso uscire dalla porta. Ti metti in strada e se non dirigi bene i piedi non si sa dove puoi finire spazzato via!


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