Wander Allen

L'opinione che non ha la presunzione di essere giusta

Home » Patrick Melrose – il Dorian Gray di James Joyce

Patrick Melrose – il Dorian Gray di James Joyce

Condividi

Patrick Melrose è l’adattamento televisivo dei romanzi di Edward St.Aubyn al quale mi sono avvicinato quasi per caso attratto dalle immagini promozionali.

Due motivi veloci per guardare Patrick Melrose

Sono abbastanza certo che basterebbero le prossime due righe per convincervi a guardare la serie ma per sicurezza non mi fermerò a quelle. In ogni caso gli attori che interpretano i due protagonisti principali sono Benedict Cumberbatch e Hugo Weaving.

Qualche parola sulla trama

Patrick Melrose è un laureato in legge che vive nel lusso concessogli dal buon nome della famiglia. Alla morte del padre David lascia Londra per recarsi a New York e recuperarne le ceneri. Grazie a questo espediente l’ideatore David Nicholls approfondisce la vita di un uomo suddivisa tra realtà e allucinazioni provocate da droghe e alcool.

Ciò che tuttavia potrebbe essere visto come il solito trailer da ricchi tossici che vivono di eccessi in realtà è un modo per approfondire situazioni familiari complesse e soprattutto la costruzione di una società fondata sull’apparenza, sulla finzione e sull’accettazione silenziosa di stilemi eticamente discutibili.

Per vederla è necessario aver letto i libri?

No, il regista Edward Berger ha adattato i cinque romanzi che compongono il ciclo The Melrose in altrettante puntate. Una nota interessante è il parallelismo tra lo scrittore St.Aubyn e il protagonista interpretato da Cumberbatch che vede il primo esorcizzare il proprio vissuto narrando la storia di un tossicodipendente egoista ed edonista che nasconde un’infanzia complessa dietro a sarcasmo e ironia.

Astrazione

La prima reazione di Patrick alla notizia della morte del padre è un laccio emostatico e una siringa nel braccio. Quando si riprende sorride, va a letto con diverse donne e pare sollevato. Vuole disintossicarsi e ricominciare da zero.

Lo spettatore capisce di trovarsi davanti a un punto di svolta ma ancora non è in grado di approfondire i dettagli. Ciò che vede è un uomo che prova ogni strada per sfuggire alla realtà alla quale tuttavia viene riportato da suoni fastidiosi e ricorrenti come lo squillo di un telefono o il clacson dei taxi che affollano New York.

Perché scappi?

Ogni episodio è ricco di flashback che approfondiscono il bisogno di evasione di Patrick. Si scopre infatti che il padre, delineato perfettamente da Hugo Weaving che torreggiando sullo spettatore trasmette un profondo senso di paura e impotenza, abusava del piccolo quando i due restavano soli.

Patrick Melrose_Una scena del rapporto col padre
Credits: Showtime

La madre Eleanor, costantemente impegnata in azioni caritatevoli in giro per il mondo inizialmente pare non avere tempo per seguire la crescita del figlio e di conseguenza ascoltarne lo stato di oppresso.

In un ulteriore ricordo si scoprirà quanto anch’esse fossero una forma di fuga per la moglie dalle violenze del marito. Madre e figlio diventano attori silenziosi di uno spettacolo macabro diretto dal capofamiglia. Mentre Eleanor cura le proprie ferite emotive con l’altruismo Patrick le esorcizza assumendo sostanze e vivendo di eccessi.

L’urlo di Patrick

Patrick è come una barca che affonda. Ogni volta che riesce ad arginare una falla ecco che se ne apre un’altra spesso di grandezza superiore.

La conseguenza è un urlo che tuttavia non riesce mai ad arrivare allo spettatore.

Nel primo caso esso è soffocato dai doppi vetri della finestra dell’albergo di New York. Qualche puntata più avanti invece è l’acqua della piscina a fare da silenziatore.

Entrambe le situazioni diventano per Berger metafore silenziose di una condizione insostenibile.

Breakpoint

Alla notizia della perdita dell’eredità per volere della madre Patrick sbatte contro l’ennesimo muro e capitombola in una spirale autodistruttiva di alcool e droga che lo condurrà ad assumere comportamenti violenti nei confronti dei propri figli concludendo il matrimonio con Mary.

Comparazione tra David e il figlio Patrick Melrose
Comparazione tra David Melrose e il figlio Patrick

Il protagonista raggiunge qui il punto di rottura rendendosi conto di essere diventato per la propria famiglia ciò che suo padre era per lui ovvero un esempio negativo fonte di traumi e problemi.

Anche stavolta la strada per un nuovo inizio ha condotto a un vicolo cieco. O forse no.

Patrick si rende conto che l’eredità era l’ennesima catena che lo imprigionava al passato.

Ora poteva ricominciare da zero senza ville gigantesche e salotti pieni di menzogne. Non è l’apparenza a concedergli serenità quanto la concretezza dell’amore nella forma di amare ed essere amato.

Ma quindi, di cosa parla la serie?

Patrick Melrose è una serie ricca di colori e contesti al limite dell’assurdo. I personaggi si movono a ritmi diversi entrando in collisione senza preavviso e provocando sensazioni spesso fastidiose nello spettatore forse per avvicinarlo alla situazione del protagonista.

Analogamente a Wes Anderson, Berger delinea dei micro mondi ricchi di dettagli dal forte valore narrativo e allegorico (il quadro nella villa in Provenza o il telefono che continua a squillare).

Patrick e Mary nella villa in Provenza
Patrick e Mary nella villa in Provenza

Cumberbatch mostra alla macchina da presa due versioni di Patrick Melrose: quella pomposa del dandy appariscente che la società vuole per lui e quella nascosta nel ritratto che Dorian Gray cela in soffitta. Al contrario del personaggio di Wilde tuttavia St.Aubyn non vuole che il suo diventi metafora di una società votata all’estetismo nella quale l’arte tutta è completamente inutile.

Il continuo steam of consciousness di Patrick esorcizza la sofferenza del suo io bambino dalla quale cerca di allontanarsi per avere la propria occasione di vivere.

Droga e alcool diventano a loro volta una metafora familiare: la dipendenza del giovane Patrick dalle vessazioni del padre e dalle mancanze della madre sfumano lasciando spazio alla possibilità di una nuova vita insieme a Mary e ai figli. Il riconoscimento e l’accettazione di quanto accaduto, la disintossicazione attraverso il dialogo sono i passi che l’autore compie insieme al proprio personaggio nella speranza di un tanto agognato nuovo inizio.


Prima di salutarvi, vi ricordo di seguirmi anche su Instagram e di iscrivervi gratuitamente al gruppo Telegram per restare sempre aggiornati sulle ultime novità!


Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto
error: Content is protected !!