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La fotografia spiegata a mia nonna: i dati EXIF

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Hai letto l’articolo sulla macchina fotografica ideale per cominciare, hai sfogliato i libri che ho consigliato e ora non vedi l’ora di cliccare il tasto di scatto: bene, fallo e poi continua a leggere.

Questo è il primo di una serie di articoli che in modo semplice proveranno a spiegare quello che ho imparato passando notti insonni e cercando di non sembrare l’ultimo arrivato alle mostre fotografiche (il segreto è sfogliare un opuscolo facendo sì con la testa a intervalli regolari).

La fotografia spiegata a mia nonna

Tutti noi vogliamo bene alle nonne, io le mie le adoro, soprattutto perché ci sostengono a prescindere da ciò che vogliamo fare:

  • Nonna, voglio andare in Islanda a vedere i ghiacciai. Mi raccomando, copriti!
  • Nonna, sai che scrivo un blog su internet? Bene, preparo i panini al prosciutto che ti piacciono tanto.
  • Nonna, questa l’ho scattata in Plaza de España a Siviglia. Olé!

Tutto per loro è semplice e lo saranno anche questi post pensati per chi si diverte a fotografare e vuole approfondire la materia senza tuttavia perdersi in tecnicismi e cose nerd!

La fotografia spiegata a mia nonna
Credits: Pexels

Ho fatto la prima foto, e adesso?

Hai appena fatto la tua prima foto, la guardi e hai un sacco di domande: perché non assomiglia a quelle che vedo su internet, beh ma Steve McCurry le ritocca e via dicendo.

Invece di sbarazzarti della fotocamera provando a venderla su Ebay, ti chiedo di guardare nuovamente l’immagine cercando nel menu la voce EXIF.

Cosa sono i dati EXIF?

EXIF sta per EXchangeable Image File che tradotto in italiano suona più o meno come file di immagine intercambiabile.

Per quanto sia poetico pensare all’immagine di un tramonto come a qualcosa di speciale e dall’alto contenuto emotivo, per i software non è altro che un insieme di dati che prendono il nome di EXIF.

Ogni fotocamera è in grado di descrivere la foto attraverso gli EXIF e questo permette ai programmi di stoccaggio e fotoritocco di leggerla ed elaborarla.

I dati EXIF sono gli stessi per qualunque produttore. Immaginate che Canon, Sony, Nikon, GoPro, etc. parlino una sola lingua: gli EXIF sono l’inglese della fotografia!

Cosa contengono gli EXIF?

I dati EXIF vengono salvati sulla scheda SD nel momento stesso dello scatto, quindi ogni immagine ne è provvista. Le informazioni contenute sono di due tipi:

  • Statiche: nome, marca e modello del dispositivo utilizzato per lo scatto.
  • Dinamiche: queste variano in base alla foto e possono dipendere dal dispositivo.
Alcuni dei dati EXIF su Metapho_02
Alcuni dei dati EXIF su Metapho

Informazioni dinamiche

Le informazioni dinamiche possono essere:

  • Data e ora: utili per risalire al momento in cui è stata scattata una foto evitando di impazzire successivamente nel vano tentativo di ricordarlo.
  • Risoluzione dell’immagine: la qualità del dettaglio indicata ad esempio dal numero di pixel.
  • Orientamento: nell’era dei social ci sono differenze sostanziali tra foto orizzontali e verticali.
  • Obiettivo utilizzato: indica il tipo di obiettivo montato sulla fotocamera al momento dello scatto.
  • Lunghezza (o distanza) focale: il concetto è complesso ma per ora vi basti sapere che si tratta del numerino sulla ghiera dell’obiettivo. Normalmente una fotocamera entry level è dotata di un’obiettivo 18-55. Sia 18 che 55 sono numeri che indicano la lunghezza focale.
  • Tempo di esposizione: indica il tempo necessario per completare la fotografia. Solitamente è molto basso (meno di un secondo) ma quando ad esempio si vogliono immortalare scie luminose o creare l’effetto seta sull’acqua è necessario aumentarlo.
  • Apertura del diaframma: anche questo punto verrà approfondito in un secondo momento. Per semplificare determina le porzioni a fuoco rispetto a quelle sfocate in un’immagine.
  • ISO: in passato indicava la sensibilità della pellicola alla luce. Più il soggetto è luminoso, minore sarà il valore ISO necessario per ritrarlo e viceversa. Un valore elevato di ISO può determinare tuttavia la presenza di rumore, cioè di zone sgranate.
  • Bilanciamento del bianco: pensate alle lampadine che pur essendo incolore possono emettere luce calda o fredda a seconda dei gradi Kelvin. In sintesi, il bianco non è sempre tale e bisogna fare in modo che la macchina lo riconosca prima di uno scatto per compensare i valori cromatici.
  • Esposimetro: indica in che modo la luce viene distribuita all’interno dell’immagine che potrebbe risultare sovraesposta (molta luce e poche zone d’ombra) o sottoesposta (poca luce, molte zone d’ombra).

Oltre a queste, è possibile impostare i dati relativi al copyright e, se disponibili, le coordinate GPS del luogo in cui è stata scattata la foto.

Come e dove leggere i dati EXIF

Ritorniamo alla fotografia che avete fatto all’inizio. Se provate a scaricarla sul computer noterete che sarà stata rinominata con qualcosa simile a IMG_0271.jpg

Innanzitutto diamole un nome più carino, ad esempio La mia prima foto bella.jpg

Ora seguite la stessa procedura, cliccate con il tasto destro del mouse sull’immagine ma invece di selezionare Rinomina, andate su Proprietà (se avete un Mac su Ottieni informazioni).

La maschera che si apre mostra alcuni dei dati EXIF come data, ora, risoluzione, dimensione, etc.

Dati EXIF su Metapho
Alcuni dei dati EXIF su Metapho

Se invece preferite usare servizi online o app direttamente sullo smartphone, oltre a quelle di cui ho già parlato in passato, potete ricorrere a queste:

  • EXIF Viewer: un sito che consente di visualizzare i dati di scatto inserendo il link di un’immagine o caricandola dal proprio pc. Completo e gratuito.
  • Metapho: la versione free di quest’app per IOS permette di avere una panoramica veloce e ordinata dei dati EXIF (acquistando la versione pro, sarà possibile modificarli).
  • Gli utenti Android possono semplicemente visualizzare la foto nella gallery e cliccare sulla piccola i cerchiata presente insieme alle opzioni condividi, modifica ed elimina.

Tutto molto interessante, ma a cosa servono?

Normalmente queste informazioni vengono utilizzate da programmi e addetti ai lavori. Tuttavia, che siate amatori o professionisti, principianti o esperti, leggere gli EXIF può essere utile per conoscere la storia di un’immagine, confrontarla con altre, capire cosa la rende bilanciata, bella o brutta.

Se rimanete colpiti da un ritratto e pensate che quello sia il campo che fa per voi, potete annotare gli obiettivi da tenere in considerazione e quelli da scartare, le lunghezze focali che mettono in risalto il soggetto rispetto allo sfondo e via dicendo.

Nei concorsi fotografici i dati EXIF sono utili per verificare se un file è ammissibile, se è originale oppure ha subito modifiche. Una scatola nera mista a macchina della verità!

Grazie ad essi potrete capire quanto uno scatto rappresenti la realtà sviluppando una critica obiettiva basata su valori specifici.

Vi ricordate quando all’inizio ho scritto che per non fare figuracce andavo alle mostre con un opuscolo? In verità era un elenco dei dati EXIF per ogni foto esposta nel quale riportavo i valori che avrei utilizzato per provare a ottenere lo stesso risultato.

Imparare a leggere queste informazioni è utile per acquisire esperienza, annotando i progressi come fosse una cronologia della vostra formazione fotografica.

Che fine ha fatto La mia prima foto bella.jpg?

Vi ricordate quell’anonimo primo scatto? Vi invito a conservarlo e a rifarlo tra una settimana, un mese o un anno. Successivamente provate a dare un giudizio a entrambi sulla base del vostro gusto personale. Analizzate i dati EXIF e cercate di capire come mai uno dei due risulta migliore!

Fotografare è semplice come aprire gli occhi

Se siete arrivati fino qui significa che questo primo articolo sui concetti base della fotografia ha svolto il suo dovere. Prossimamente cercherò di approfondire tutti gli aspetti che appaiono nella lista dei dati EXIF.


Prima di salutarvi, vi ricordo di seguirmi anche su Instagram e di iscrivervi gratuitamente al gruppo Telegram per restare sempre aggiornati sulle ultime novità!


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