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Guida pratica all’utilizzo di Telegram

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Telegram è un’app di messaggistica istantanea nata nel 2013 da un’idea dell’allora ventinovenne Pavel Durov, un ragazzo di origini russe che studia in Italia fino agli anni dell’università.

Il padre, professore di filologia classica e la situazione politico sociale del suo paese natio contribuiscono a creare nel giovane l’impronta libertaria che successivamente troverà riscontro anche nelle sue aziende.

Russia VS USA

Uno dei motivi che induce la maggior parte delle persone a non installare Telegram è sicuramente la diretta concorrente, Whatsapp, applicazione ideata nel 2009 da due ex impiegati di Yahoo! che cinque anni più tardi verrà acquistata da Facebook assicurandosi insieme a Messenger il primato dei servizi di messaggistica istantanea.

Fino a qualche anno fa infatti, nessuno pensava di utilizzare contemporaneamente due app identiche e Mark Zuckerberg aveva tutti gli interessi ad alimentare la credenza che tra Whatsapp e Telegram non ci fossero differenze. Bene, vediamo perché quest’affermazione ad oggi appare anacronistica.

Telegram VS Whatsapp

Differenze tra Telegram e Whatsapp

Basterebbe una frase per far protendere la maggior parte di voi a disinstallare la seconda in favore della prima: Telegram è Whatsapp con gli steroidi e laddove l’app di Facebook mostra il fianco, il buon Pavel entra a gamba tesa, sviluppando soluzioni che vanno ben oltre il classico servizio di messaggistica, vediamone alcune.

Modalità d’iscrizione

Partiamo dalle basi, entrambe le app sono gratuite.

Per creare un account, Telegram richiede il numero di telefono ma, a differenza di Whatsapp, solo per verificare l’iscrizione. Una volta attivato il profilo infatti, si potrà comunicare grazie al proprio nickname e il numero di telefono resterà nascosto.

Dal punto di vista della privacy è un grosso passo avanti, soprattutto per tutte le situazioni, lavorative o meno, in cui è richiesta la partecipazione a gruppi composti da estranei con i quali non si vogliono condividere i propri dati personali.

Versione web e desktop

Telegram è disponibile sia in versione web sia come applicazione completa per tutti i sistemi operativi (IOS, Windows, Linux e Android).

Una volta installata ed effettuato l’accesso (anche in questo caso il numero di telefono servirà solo la prima volta per confermare l’identità attraverso un codice di verifica), al contrario di Whatsapp, funzionerà in modo indipendente dallo smartphone che non dovrà necessariamente essere connesso ma potrà addirittura venire spento.

Chat, funzionalità, gruppi e canali saranno recuperate dal cloud senza bisogno di ulteriori operazioni da parte dell’utente.

Sincronizzazione delle chat

Telegram è un servizio basato su cloud pertanto le conversazioni, media compresi, non occupano necessariamente spazio nella memoria dello smartphone.

Come accennato in precedenza, da qualunque dispositivo si acceda (tablet, smartphone, PC o Mac), le chat verranno automaticamente scaricate e aggiornate.

Media non compressi

Quando viene inviato un file tramite Telegram, al contrario di Whatsapp, l’applicazione chiede all’utente se intende comprimerlo o meno. Capita spesso di scambiare fotografie, video o altro materiale tramite smartphone e per ottimizzare il trasferimento, alcuni servizi preferiscono ridurre le dimensioni, agendo sulla qualità. Con Telegram questo non accade, a meno che non sia l’utente a indicarlo.

Spazio illimitato

Telegram fornisce uno spazio di archiviazione illimitato e possono essere inviati fino a 2gb di file alla volta. Unite questo aspetto al precedente e spero sarete convinti che tra i due servizi non c’è partita.

Chat segrete

Telegram, ancora prima di Whatsapp, permetteva la crittografia delle conversazioni end to end, che per chi non se ne intende, significa che anche se il messaggio venisse intercettato, sarebbe impossibile da decifrare senza una chiave specifica.

Le origini russe del fondatore tuttavia non erano soddisfatte di queste specifiche e ha deciso di rendere la questione ancor più interessante grazie alle chat segrete, conversazioni tra utenti che possono letteralmente autodistruggersi dopo un certo periodo di tempo definito all’invio del messaggio.

Una chat segreta non solo non può essere inoltrata ma se qualcuno dovesse fare uno screenshot, chi ha inviato il messaggio riceverebbe una notifica…come Snapchat…ma meglio!

Canali

Telegram permette di creare sia gruppi, come Whatsapp, sia canali.

La differenza tra i due è che mentre il gruppo può avere un solo admin, il canale permette l’attribuzione di ruoli diversi per la gestione, ognuno dei quali avrà privilegi particolari. È possibile ad esempio definire un amministratore e una serie di sottoscrittori che avranno la facoltà di postare contenuti. Anche in questo caso, l’admin potrà decidere il grado di interazione degli utenti all’interno del canale.

Quelli che un tempo erano i forum qui vengono rivisitati e se ad esempio siete appassionati di serie TV oppure volete rimanere aggiornati sulle ultime notizie, potrete fare una ricerca e trovare vere e proprie community sull’argomento.

Quasi tutte le agenzie di stampa, in Italia e all’estero hanno un proprio canale come ad esempio Ansagram o espressonline dove condividono estratti e un link di approfondimento.

Spostando il focus sul target nerd, figuratevi se non esistono almeno dieci canali per ogni topic.

A tal proposito, ho pensato di creare un canale Telegram per condividere consigli, notizie, aggiornamenti e articoli sugli argomenti che tratto normalmente sul blog. Se l’idea ti piace e vuoi unirti alla compagnia, clicca qui!

Bot
Credits: Beck

Bot

All’inizio dell’articolo avevo parlato di steroidi ma finora a parte qualche dettaglio comunque interessante non siamo ancora arrivati al vero game changer rappresentato dai bot, essenzialmente delle chat automatiche programmate per interagire con gli utenti a fini specifici. Immaginate di inviare un messaggio a un amico e trasformate quest’ultimo in un programma.

Secondo alcuni, esiste un bot per ogni funzione e visto che chiunque può programmarli, quest’affermazione non può essere tecnicamente smentita perché tutti possono aggiungere nuove funzionalità all’app.

I bot possono inoltre essere condivisi e richiamati all’interno di gruppi, canali e chat automatizzando una serie di operazioni che normalmente vengono gestite dall’admin o dagli utenti.

Per utilizzare un bot basterà cercarlo come fosse un interlocutore qualsiasi e avviare una conversazione seguendo le istruzioni che compariranno sullo schermo.

Ricordate che una volta avviato, il bot continuerà a funzionare finché non sarà arrestato dall’utente tramite l’apposito tasto presente nelle impostazioni.

BotList

Creare un elenco di bot risulterebbe davvero complesso e siccome questo articolo vuole essere un’introduzione a Telegram ho pensato invece di riempire tre categorie (più una bonus) con quelli che ritengo più interessanti e funzionali. Se ne conoscete altri, fatemelo sapere così da implementare la lista.

Utility

Questa raccolta comprende i bot che possono essere utili nella vita di tutti i giorni, soprattutto in ambito casalingo, scolastico e lavorativo.

@Grocerylistbot: grazie a questo bot è possibile creare una lista della spesa attraverso i comandi /add e /remove. Per visualizzare tutti i prodotti, in ordine alfabetico o cronologico, basterà scrivere /list. L’elenco inoltre può essere condiviso all’interno di una chat o di un gruppo: organizzare feste o eventi diventerà molto più facile perché ogni partecipante non solo potrà aggiungere elementi ma, una volta acquistati, potrà rimuoverli così da non comprare doppioni.

@TrackBot: inviando al bot il codice di tracciamento di una spedizione, è possibile monitorarne gli spostamenti in tempo reale. È un servizio gratuito che funziona con i principali corrieri e spedizionieri italiani.

@urlshortener_bot: questo bot permette di accorciare un link; basterà incollarlo nella chat e inviarlo sotto forma di messaggio. Dopo un paio di secondi otterrete la risposta.

@TextTSBot: la sigla TS sta per To Speech ed è possibile trasformare un testo in una nota audio, scegliendo la lingua del messaggio e il timbro di voce, maschile o femminile, per la riproduzione.

@transcriber_bot: questo bot è molto utile in ambito scolastico e lavorativo perché permette di trascrivere in forma testuale una nota audio. Immaginate di aver registrato una lezione universitaria o una riunione importante. Vi basterà inviarla al bot e questo vi risponderà con il messaggio di testo corrispondente al contenuto. È molto preciso e disponibile in varie lingue. Personalmente lo utilizzo quando mi vengono inviati messaggi audio molto lunghi oppure quando la situazione non ne permette l’ascolto. Il tempo della conversione varia in base al minutaggio del file inviato e alla potenza della connessione internet.

@imagereaderbot: attraverso la tecnologia OCR, questo bot è in grado di riconoscere il testo presente all’interno di un’immagine e riportarlo sotto forma di messaggio. In un contesto universitario o lavorativo potrebbe velocizzare la trascrizione di appunti o documenti. Sarà sufficiente fotografare il foglio o la pagina del libro perché il bot possa trascriverla.

@cloud_convert_bot: grazie a questo bot è possibile convertire qualsiasi file in pdf, bmp, eps, gif, ico, jpg, odd, png, psd, tiff e perfino webp. Una volta completata l’operazione, il bot chiederà all’utente se preferisce inviare o scaricare il nuovo documento.

@LinkgramBot: questo bot ha due funzionalità. La prima trasforma qualunque file in un link da inviare in chat oppure per email sulla falsa riga di WeTransfer. L’operazione può avvenire anche al contrario. Partendo da un link è possibile scaricare il file sia che si tratti di immagini, video (anche link di YouTube ad esempio), etc.

Un aspetto interessante di questo bot è che oltre a permettere il download è in grado di mostrare un’anteprima dell’allegato. Può tornare utile ad esempio quando si è incerti sulla provenienza di un determinato link.

Passatempo

Come ogni app che si rispetti, anche Telegram ha un suo lato ludico e di intrattenimento.

@InternazionaleBot: a differenza di altre testate d’informazione, per mantenere aggiornati i propri lettori, l’Internazionale ha preferito creare un bot rispetto a un canale. Una volta attivato, l’utente riceverà una notifica all’uscita di ogni nuova notizia che potrà essere visualizzata direttamente su Telegram.

@wiki: si tratta del bot di Wikipedia grazie al quale è possibile lanciare una ricerca direttamente dalla chat. Sarà sufficiente richiamare il bot, selezionare la lingua e aggiungere l’argomento (es.: @wiki en Obama). Il bot restituirà una serie di opzioni sotto forma di scheda riassuntiva.

@EnigmiBot: questo bot vi sottoporrà una serie di quiz, enigmi e rompicapi. Se risponderete in modo corretto, potrete proseguire con i successivi.

@UmadBot: inviando a questo bot l’emoji di uno stato d’animo (la faccina felice ad esempio), risponderà con una serie di gif relative ad esso da scegliere e utilizzare, ad esempio, all’interno di una chat.

@SpacoBot: questo è senza dubbio uno dei bot più ignoranti di Telegram perché essenzialmente permette di generare insulti, ricevere aforismi divertenti e via dicendo. Provatelo, anche solo per dire di averlo fatto!

@TuttoFreeBot: il nome dice tutto e tra le righe si intravede una nota di illegalità. Senza entrate troppo nel dettaglio, il bot permette di scaricare film, musica, serie TV, leggere quotidiani e perfino ottenere software craccati. Per i più incontentabili, al suo interno è disponibile una IPTV, ossia una rete che permette di accedere ai servizi delle TV a pagamento quali SKY, Mediaset Premium, etc. L’utilizzo è intuitivo grazie a una serie di menu e sottomenu e i risultati sono abbastanza precisi.

@YTAudio_Bot: grazie a questo bot è possibile trasformare qualunque video di YouTube in un file audio scaricabile direttamente sul proprio dispositivo. Può tornare utile quando si vogliono ascoltare lunghe dirette o conferenze senza tuttavia consumare la connessione dati.

Viaggi e tempo libero

I bot che rientrano in questa categoria possono essere utili per organizzare una cena, una serata tra amici o durante la pianificazione di un viaggio.

@AndyRobot: grazie a questo bot potrete migliorare il vostro inglese simulando una chat con un Madrelingua o risolvendo esercizi e mini giochi.

@YTranslateBot: si tratta di un traduttore istantaneo che da il meglio di se all’interno di chat e gruppi. Quando un utente invia un messaggio, esso verrà automaticamente tradotto nella lingua del destinatario. Questo bot diventa utile quando gli interlocutori sono persone di nazionalità diverse.

@ExchangeRatesBot: questo bot permette di visualizzare il tasso di cambio aggiornato ad esempio tra Euro e Dollaro oppure di effettuare una conversione tra valute differenti.

@EddyTravels_bot: grazie a questo bot è possibile cercare voli (tramite Skyscanner) e hotel (tramite Booking). In entrambi i casi è necessario inserire destinazione e data di partenza. Il bot risponderà con i primi tre risultati suddivisi per categoria dando comunque la possibilità all’utente di approfondire la ricerca direttamente sui rispettivi siti ufficiali.

@like: questo bot permette la creazione di sondaggi da condividere all’interno di chat o gruppi. Il primo messaggio richiesto sarà la domanda che verrà visualizzata dagli utenti mentre il secondo comprenderà le possibili risposte, sotto forma di emoji. Non è possibile inserire risposte testuali.

@multi_vote_bot: simile al precedente ma stavolta le risposte possono essere sia emoji che testo. È possibile condividere il sondaggio anche all’esterno di Telegram ma i risultati saranno visibili solo all’interno dell’app.

@MobCouponsBot: interrogando questo bot è possibile conoscere tutte le offerte di McDonald’s, Burger King, KFC e Old Wild West. Una volta avviato, basterà cliccare su Genera e scegliere il fast food desiderato. Il bot risponderà con una lista di promozioni disponibili e i relativi codici QR da scansione ai totem durante l’ordine. Rispetto all’app del singolo punto vendita, il bot innanzitutto evita ulteriori installazioni ma soprattutto non considera la cronologia di navigazione o la posizione dell’utente e restituisce tutte le offerte disponibili.

Smanettoni

È ormai chiaro che il numero di possibilità generate dai bot è pressoché illimitato. Tuttavia, è possibile che alcuni di essi dopo un certo periodo non vengano aggiornati oppure smettano di funzionare.

Telegram: The Bothfather

La soluzione è @BotFather, il padrino di tutti i bot con il quale Telegram invita i propri utenti a migliorare il servizio, creando sempre nuovi applicativi sulla base dell’esigenza del momento.

A seconda del risultato che si vuole ottenere, il codice potrà rivelarsi più o meno complesso ma se siete curiosi e accettate la sfida, il divertimento è assicurato.

Conclusione aperta

Indipendentemente dalla rivalità tra Telegram e Whatsapp lo scopo di questo articolo è far conoscere le potenzialità di un’applicazione che spesso non viene considerata perché non se ne vedono le reali funzionalità.

Ancora una volta la storia la fanno i vincenti e siccome Whatsapp è sbarcato sull’app store prima del concorrente, la maggior parte degli utenti è restio alla migrazione.

A mio avviso non esiste una vera e propria supremazia dell’una sull’altra ma come spesso accade, la differenza avviene sulla base delle esigenze dell’utente.

La filosofia alla base di Telegram è aggregare al suo interno quante più funzioni possibile per evitare l’installazione di altre app e ottimizzare così le capacità del dispositivo. Se inoltre Whatsapp preferisce costruire attorno a se un sistema chiuso, Telegram predilige l’aspetto inclusivo e passa la palla alla community che in questo modo diventa il vero artefice dello sviluppo e del futuro dell’intera piattaforma.


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