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Famiglia e criminalità nelle serie TV

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Durante ogni puntata di Yellowstone pensavo al motivo per cui era riuscita a conquistarmi. Ho notato che condivideva alcuni tratti caratteristici con altri titoli come Peaky Blinders e Sons of Anarchy. Da questo personale viaggio cerebrale è nata l’idea di una lista di cinque serie televisive nelle quali il concetto di famiglia si mescola a quello di criminalità.

Peaky Blinders

Senza spoilerare troppo nel caso foste uno dei due isolani islandesi che non dispone di un abbonamento a Netflix, Peaky Blinders racconta l’ascesa al potere della famiglia Shelby in una Birmingham del primo dopoguerra il cui unico scopo è sopravvivere.

I motivi per consigliarne la visione sono molteplici: oltre ad attori del calibro di Cillian Murphy, Tom Hardy, Adrien Brody e Sam Neill è interessante seguire l’evoluzione industriale della città attraverso gli episodi. Le auto sostituiscono i cavalli, vengono proiettati i primi film a pellicola e si sente il nome di Charlie Chaplin (interpretato da Robert Elkin). Perfino gli alcolici cambiano a seconda dell’epoca.

La questione familiare inizia con il ritorno di Tommy e Arthur dalla Prima Guerra Mondiale. Attorno a loro si riuniscono Polly, John e Ada per creare un’impresa e gestire le scommesse cittadine in grado di fornire la giusta copertura a una serie di altri loschi affari. Successivamente l’ambizione di Tommy cresce e decide di farsi conoscere a Londra e New York. L’unione che caratterizza gli Shelby, le atmosfere industriali e l’aspetto criminoso che li porta a guadagnare sempre più potere rende Peaky Blinders la prima della lista.

Nota a margine

Storicamente pare che a Birmingham esistesse veramente una banda con questo nome dalla quale il produttore Steven Knight avrebbe tratto ispirazione.

Se a livello temporale è realistico associare peaky all’idea di nascondere lamette nei berretti, blinder fa storia a sé riferendosi al termine dialettale che identifica un grado di eleganza accecante: abiti su misura, giacche a bottoni e stivali in pelle dalla punta d’acciaio.

Famiglia e criminalità in Peaky Blinders
Helen McRory interpreta Polly Gray in Peaky Blinders

Infine il personaggio interpretato da Cillian Murphy, Tommy Shelby, riprende il nome da Thomas Gilbert, membro di alto grado dell’organizzazione originale.

Animal Kingdom

Finn Cole, l’attore che in Peaky Blinders interpreta Michael Gray si affeziona al ruolo e decide di riproporlo nella serie di Jonathan Lisco il quale a sua volta si rifà all’omonimo film di David Michôd (2010).

Il protagonista è Joshua Cody un giovane costretto a trasferirsi dai parenti dopo essere rimasto orfano. Il lato criminale è ancora preminente nello stile di vita della famiglia così come le atmosfere gangster che in questo caso si mescolano maggiormente alla psicologia dei personaggi.

Janine, la nonna da cui Joshua si trasferisce, non permette alla triste storia personale del nipote di far breccia nel suo cuore anzi la rende il punto di partenza per metterlo davanti alle difficoltà della vita.

Famiglia e criminalità in Animal Kingdom
Animal Kingdom – 2016

Inizialmente riluttante alle prospettive mostrate, il giovane intraprenderà un sentiero pericoloso verso luoghi tetri e oscuri ai quali tuttavia si abituerà rinunciando per sempre alla volontà di tornare alla luce.

Sons of Anarchy

Sons of Anarchy è il significato conferito da Kurt Sutter all’idea di serie televisiva. Dal 2008 per sette stagioni lo spettatore viene fatto sedere sulla sella di una delle motociclette con cui i protagonisti terrorizzano le strade dell’immaginaria cittadina di Charming, California.

Il personaggio cardine della serie è Jax Teller, interpretato da Charlie Hunnam, figlio di John Teller che insieme ad altri amici veterani del Vietnam decide negli anni Sessanta di fondare i SAMCRO.

In modo verosimile le atmosfere urbane trasmettono la pericolosità degli eventi e la violenza con la quale la strada diventa protagonista.

Il concetto di famiglia si biforca: da un lato esiste il clan, la banda aggressiva e criminale che guadagna grazie al traffico illegale di armi. Parallelamente la figura di Jax intraprende una relazione che ne fa emergere il lato più sensibile.

I personaggi ricalcano più di un ideale canonico alternando riflessività e ironia, machismo e introspezione drammatica che getta le basi per una soggettiva analisi psicologica.

Famiglia e criminalità in Sons of Anarchy
Sons of Anarchy – 2008

Lo stereotipo del duro Jax in sella alla sua Dyna Glide si arricchisce ad esempio dell’aspetto realistico che mette in luce le fragilità di un uomo il cui destino è votato alla salvaguardia delle persone a lui più care.

The Sopranos

Parlando di famiglia, criminalità e psicologia non si possono non citare i Soprano, protagonisti dell’omonima serie televisiva del 1999 ideata dallo sceneggiatore David Chase.

La trama gira attorno alla figura di Tony, boss della mafia italoamericana del New Jersey e padre di famiglia soggetto ad attacchi di panico. Dalla prima puntata lo spettatore segue le sedute di psicanalisi tra lui e la dottoressa Melfi durante le quali scopre che sono proprio gli affetti a provocargli le crisi: al vertice la dispotica figura materna Livia (Nancy Marchand) seguita dalla moglie Carmela (Edie Falco) e dai figli adolescenti.

Ogni episodio è un omaggio al cinema di genere che spazia dal più noto Quei bravi ragazzi di Scorsese fino a Fellini e Miller. Chase crea un linguaggio ricco di dettagli che contribuisce alla realizzazione di una trama orizzontale ancor’oggi attuale e fresca.

Famiglia e criminalità in The Sopranos
The Sopranos – 1999

Seguendo i Soprano lo spettatore è coinvolto e intrattenuto dalle situazioni narrate perché si accorge che seppur ambientate alla fine degli anni Novanta sembrano mettere in scena la quotidianità della cronaca contemporanea.

Yellowstone

Va bene, lo ammetto, l’intero articolo voleva solo fissare sul blog il momento in cui mi sono accorto che Yellowstone è una delle migliori serie televisive che abbia mai visto.

Tuttavia ho inserito la creazione di Taylor Sheridan e John Linson in fondo alla lista perché a mio avviso rielabora alcune caratteristiche narrative già viste in precedenza aggiungendo un messaggio e una scrittura originale e precisa.

La trama è apparentemente molto semplice. Yellowstone è il nome del più grande ranch del Montana da generazioni di proprietà della famiglia Dutton.

Sorge vicino all’omonimo parco nazionale su un terreno interessante sia per le aziende che vorrebbero edificare luoghi di villeggiatura sia per le mire espansionistiche della riserva indiana. In tutto ciò il padrone di casa John Dutton, interpretato da Kevin Costner, fa il possibile per mantenere il dominio sulla propria eredità.

Sheridan da un lato omaggia il genere western nel quale i cowboy vogliono continuare a cavalcare mantenendo un legame primigenio con la natura e gli animali, dall’altro mostra una famiglia costruita su tradimenti, bugie, rancori e sensi di colpa. Allo Yellowstone viene distrutto il dualismo buono/cattivo perché tutti sono a loro modo colpevoli e malvagi.

Il significato di famiglia muta nuovamente diventando un elemento tossico. John Dutton è antitetico all’eroe: spietato senza ritegno, autoritario e votato al proprio interesse in ogni momento.

Yellowstone_John Dutton
Kevin Costner interpreta John Dutton in Yellowstone

Attorno a lui si contaminano i personaggi dei figli soprattutto Jamie (Wes Bentley) e Beth (Kelly Reilly). Perfino Kayce (Luke Grimes) deciso a lasciarsi l’intera situazione alle spalle rientrerà al ranch per diventare una pedina importante della scacchiera.

Alcuni cowboy di contorno si fanno portavoce della volontà di redenzione dello sceneggiatore: Jimmy, soprattutto nelle ultime stagioni e Walker il quale prova a dipanare le intricate matasse della sua vita suonando mestamente la chitarra.

Nel ranch dei Dutton ognuno ricerca la propria identità rendendosi lentamente conto che la famiglia è contraddittoria e priva di ideali. Spesso i protagonisti si fermano a guardare il panorama come se volessero abbandonarsi semplicemente alla dimensione naturale tanto cara al cinema d’oltreoceano.

Yellowstone invece non glielo permette e smaschera i valori del sogno americano mostrando odio, egoismo, senso di colpa, desiderio di vendetta e predominio.

Forse gli unici a restare fuori da tutto questo, pur marchiati di complicità, sono i cowboys che abitano la baracca i quali si accontentano di fare il proprio lavoro e rientrare la sera per una birra e qualche partita a carte.

Yellowstone
Beth e John Dutton in una scena di Yellowstone

Personaggi preferiti? Ovviamente Beth e la texana Teeter (Jennifer Landon).

Personaggi totalizzanti? John Dutton e ancora una volta Beth!

Conclusione…momentanea

Arrivati alla fine della lista ci si rende spesso conto di aver dimenticato qualche titolo o di aver scoperto nuovi collegamenti ai quali non si era pensato all’inizio. Fatemi sapere il vostro parere su quelle citate e se conoscete altre serie televisive in cui il concetto di famiglia si mescola a quello di criminalità.


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