Wander Allen

L'opinione che non ha la presunzione di essere giusta

Home » Loki: curiosità e approfondimenti sulla serie TV in onda su Disney+

Loki: curiosità e approfondimenti sulla serie TV in onda su Disney+

Condividi

Loki è senza dubbio uno dei personaggi più amati dell’intero MCU. Tom Hiddleston riesce a reinterpretare con stile e carattere l’ideale fumettistico apparso per la prima volta nel 1949 su Venus volume 1.

La serie Disney che lo vede protagonista è destinata a lasciare un segno tangibile nel progetto che Feige & Company hanno definito Fase 4 e con questo articolo ho pensato di snocciolare alcune curiosità relative ai primi episodi (e non solo).

Quanti Loki esistono?

Iniziamo dal principio, Loki è il dio degli inganni norreno e uno dei suoi poteri gli permette di mutare forma e aspetto.

Nei fumetti Marvel esistono molteplici versioni del personaggio ognuna appartenente a un ciclo di storie specifico: Lady Loki (in Thor 3 del 2008 Loki si impadronisce del corpo di Sif), Loki presidente (in modo satirico Christopher Hastings e Langdon Foss utilizzano Loki come candidato politico alla presidenza USA per mettere in luce le ipocrisie dei candidati tradizionali) e via dicendo.

Questione di genere

Uno degli aspetti che ha fatto più discutere del primo episodio è il genere fluid con cui viene definito Loki nelle schede della TVA.

Dorothy Hardy - Loki and Svadilfari

I miti non hanno sempre una forma univoca ma proprio per la loro natura divina possono mutare a seconda delle circostanze. Loki non fa differenza arrivando perfino a tramutarsi in puledra e partorire Sleipnir, il cavallo di Odino.

Quindi quale Loki è quello sullo schermo?

Il protagonista della serie TV non può essere quello ucciso da Thanos all’inizio di Infinity War ma, come viene spiegato anche nell’introduzione del primo episodio, si tratta di una variante creatasi a seguito della fuga con il Tesseract durante i fatti del 2012 ripresi in Endgame.

Di chi è figlio Loki?

Nelle schede della TVA si nota che il cognome di Loki è Laufeyson (letteralmente figlio di Laufey). Secondo la mitologia norrena tuttavia Laufey è la madre di Loki mentre nell’MCU ci viene presentato come il padre, a capo dell’esercito dei Giganti di ghiaccio di Jotunheim.

Tecnicamente, il termine gigante può indicare la categoria dei troll e di quegli esseri dalle dimensioni spropositate e talvolta deformi.

Quando la Marvel introdusse la versione di Thor nei fumetti decisero di trasformare Laufey nel gigante contro cui Odino avrebbe combattuto una sanguinosa battaglia. Conquistata la vittoria, il re degli Asi trovò il figlio del proprio avversario e mosso da compassione decise di adottarlo e crescerlo come fosse suo. Per questo motivo il cognome cambierà in Odinson e Frigga diventerà sua madre.

Loki è davvero cattivo?

Durante il primo episodio Mobius dice a Loki che un cattivo è tale per permettere agli altri di diventare la migliore versione di sé stessi.

In un altro contesto probabilmente la frase sarebbe diventata semplicemente il claim per una serie di magliette o roba simile ma se a pronunciarla è l’impiegato di un’agenzia di cronocontrollori operante fuori dal tempo che ha visto cose che noi umani possiamo solo immaginare la questione cambia.

Quando Loki esprime la propria innocenza al giudice Ravonna Renslayer (poi ci torniamo) usando come difesa il viaggio nel tempo degli Avengers, quest’ultima risponde che gli eventi di Endgame erano predeterminati. Se si esclude il libero arbitrio dunque è possibile ipotizzare che anche Loki fosse solo un mezzo per la creazione del gruppo di eroi più potenti della Terra a seguito della morte di Phil Coulson.

Il diavolo dalla lingua blu

A partire da Wandavision si è spesso discusso sulla presenza di Mephisto nell’MCU. Nei fumetti rappresenta il villain per eccellenza in quanto rielaborazione del diavolo.

Per farvi un’idea in One More Day Peter accetta di dimenticare qualunque legame con Mary Jane a patto di riportare in vita Zia May assassinata dopo gli eventi di Civil War.

Le indagini della TVA sulla variante temporale portano Mobius in una chiesa francese nel 1549 e quando chiede informazioni a unə bambinə quest*ultimə gli risponde indicando una vetrata che apparentemente rappresenta il diavolo. Tuttavia la forma delle corna e il colore bluastro della lingua rimandano più che altro ai caratteri di Loki.

Personalmente mi diverte molto il modo con cui Disney sta giocando con il proprio pubblico facendolo perdere in un labirinto di citazioni, riferimenti e dettagli per poi recuperarlo spiegando l’intero disegno solo alla fine. È un viaggio che trascende il mondo dei fumetti e tocca concetti e ideologie molto più profondi. In Falcon and the Winter Soldier sono stati trattati temi razziali e socio politici partendo da frammenti semplici esattamente come la questione gender di Loki. Detto questo non penso che Feige voglia mescolare nel mazzo anche il contesto religioso.

I love you 3000

Ammetto che alla prima visione non avevo dato troppo peso alla caduta di Loki nel deserto ma qualcosa mi diceva che non era una scena casuale. Ascoltando anche altre voci oltre al mio senso di ragno è infatti emerso che poteva trattarsi di un riferimento al momento in cui Tony Stark sfugge ai suoi aguzzini e precipita appunto tra le dune prima di essere salvato e diventare Iron Man in quel lontano 2008.

Chewing-gum, Incubo e Doctor Strange

Perché una variante temporale dovrebbe prendersi la briga di regalare a unə bambinə del 1500 un pacchetto di gomme da masticare Kablooie? Apparentemente potrebbe essere solo un dettaglio di poco conto ma il disegno sulla confezione assomiglia molto a Incubo, villain dell’MCU e arcinemico di quel Doctor Strange che tra poco tornerà sul grande schermo.

Kablooie

Le frasi di Mobius Kablooie was only sold regionally on Earth from 2047 to 2051 e Devil bearing gifts aprono le porte a varie possibilità, staremo a vedere.

Mobius chi?!

Mobius M. Mobius è un personaggio dell’universo Marvel creato da Walt Simonson mentre si occupava dei Fantastici 4 all’inizio degli anni Novanta (1991).

L’impiegato interpretato da Owen Wilson rende omaggio a Mark Gruenwald, storico redattore e curatore editoriale per le testate di The Avengers, Captain America, Iron Man, etc. al tempo in cui l’Editor-in-Chief era Jim Shooter (1982 circa).

Mark Gruenwald and Mobius
Da sinistra Mark Gruenwald, la versione Comics di Mobius e infine quella interpretata da Owen Wilson

Gruenwald sperimentò il concetto di continuity e fu il creatore, tra gli altri, di personaggi come il recente John Walker AKA US Agent.

Morto prematuramente nel 1996 a causa di un difetto congenito, il fumettista statunitense espresse il desiderio di essere cremato affinché le ceneri fossero mescolate ai colori usati per le stampe di una delle avventure dello Squadrone Supremo.

Stando alle informazioni della serie TV, Mobius viene creato dai custodi del tempo per lavorare nella TVA in una zona fuori dal tempo detta Null-Time Zone.

TVA – Times Variance Autority

Il cartone animato che si occupa di illustrare a Loki il funzionamento della TVA dice che l’agenzia si occupa di raddrizzare le storture temporali ed è interessante come essa diventi una parodia neanche troppo velata della macchina burocratica in generale (l’addetto all’archivio di tutte le parole mai dette da ogni uomo ne è un esempio).

Poco fa abbiamo accennato al fatto che la sede della TVA si trovi fuori dal tempo, tuttavia la location che si vede nella serie TV è il Marriott Marquis di Atlanta, albergo utilizzato varie volte nel cinema (Hunger Games) per via della sua struttura rigonfia.

Gli arredi, lo stile e i vestiti degli addetti dell’agenzia rimandano al periodo tra gli anni Sessanta e Ottanta probabilmente perché le linee pulite e il design dai colori piatti sono sinonimo di conformità e di spersonalizzazione dell’individuo tipico della burocrazia.

TVA Miss Minute
Lo spot della TVA è un chiaro riferimento all’arte di Hanna e Barbera

La prima apparizione della TVA è firmata da Walt Simonson su Thor 1 #371 ma rispetto al fumetto nel quale esistono diverse linee temporali, in Loki pare esisterne solo una che deve essere mantenuta integra (sulla questione aveva espresso la sua opinione anche l’Antico quando Hulk gli chiede la gemma del tempo in Endgame). Nell’universo cartaceo inoltre, l’agenzia crea più danni di quelli che in teoria dovrebbe sistemare arrivando al punto di essere citata dall’avvocato Jennifer Walters AKA She Hulk (non c’era mica una serie in lavorazione?).

I Time Keepers

Originariamente noti come Time Twisters, i Custodi sono stati creati nel 1976 da un direttore della TVA per preservare il flusso temporale. Com’è logico pensare falliscono il compito e decidono di rimediare distruggendo tutte le realtà alternative. Solo grazie agli Avengers in Avengers Forever il piano viene sventato. Che fosse previsto anche questo? Non saprei ma sicuramente non me la raccontano giusta non solo perché Loki non riesce ad avere un incontro con loro ma soprattutto perché tutte le volte che vengono nominati, le persone cambiano discorso. Perfino la versione alternativa di Loki non sembra interessata all’idea di spodestarli. Sembra quasi che non esistano…

Perché è importante il giudice Ravonna?

Ogni anomalia temporale viene sottoposta a processo. A seconda dell’esito potrebbe essere distrutta oppure reintegrata. Il giudice che compare nella serie si chiama Ravonna e fin qui tutto lineare, giusto?

Il personaggio apparso per la prima volta nel 1965 su Avengers #23 (Stan Lee e Don Heck) proviene in verità dal quarantesimo secolo ed è la compagna di Kang il Conquistatore (il cui nome vero è Nathaniel Richards…eh si).

Nell’universo fumettistico Marvel Ravonna Renslayer è un personaggio negativo e per quanto non si sappia ancora nulla sul suo ruolo nell’MCU, è certo che il maritino sarà presente nel prossimo AntMan Quantumania.

ETH-615 | ETH-616

Alla fine del filmato che ripercorre la vita di Loki si vede per un battito di ciglia la scritta ETH-615 | ETH-616 ossia Earth-615 | Earth 616.

Terra 616 è la classica dell’universo Marvel, quella in cui si sono svolti tutti gli eventi di Captain America e Company. Di conseguenza, Earth 615 rappresenterebbe una versione alternativa e parallela e se il nome non è casuale, potrebbero esisterne altre 614.

Loki ETH 615 - ETH 616
Il frame del primo episodio in cui si legge ETH-615 | ETH-616

Riflettendoci è il primo vero indizio relativo al multiverso (finora infatti ci sono solo ancora rumors anche se il titolo del prossimo Doctor Strange in the Multiverse of Madness qualche dubbio me lo fa venire).

616 non è un numero casuale

Il nome Terra 616 è stato utilizzato per la prima volta da Alan Moore in una storia sulla testata The Daredevils durante la quale molteplici versioni di Capitan Bretagna si uniscono per fronteggiare un nemico comune. Proprio per differenziarlo dagli altri, Moore rinominò il personaggio principale come Capitan Bretagna di Terra 616.

In verità la paternità del nome è di Dave Thorpe, curatore anch’egli della testata negli anni Ottanta.

Contrariamente a quanto si possa pensare 616 non è un numero casuale. Nella DC infatti le realtà alternative prendono il nome di Terra Uno, Terra Due, etc. ma siccome alla Marvel sono più forti volevano numeri più alti.

Inoltre Thorpe non era un fan dei supereroi americani (i soliti inglesi) e perciò ha voluto affibbiare alla dimensione principale in cui si svolgono la maggior parte degli eventi un numero che avesse l’assonanza con quello della Bestia (che per ovvi motivi non si poteva utilizzare).

La vera storia di D.B. Cooper

Nel Dicembre del 1974 un distinto signore che si fa chiamare D.B. Cooper sale su un aereo ma prima della partenza chiede a una hostess di consegnargli subito duecentomila dollari. Se rifiuta farà esplodere una bomba.

Una volta ottenuto il malloppo, il dirottatore libera gli altri passeggeri e chiede al comandante di far decollare l’aereo. Dopo poco si lancerà con il paracadute e sparirà per sempre.

Loki Cooper
Da sinistra un’identikit di D.B. Cooper e la versione di Hiddleston in Loki

Il caso D.B. Cooper fa parte di quelli ancora oggi irrisolti e la Marvel ha voluto dare una propria interpretazione della storia facendo indossare a Loki i panni del mascalzone.

Voi cosa ne pensate? Potrebbe essere stata davvero una scommessa tra il dio delle marachelle e quello del tuono asgardiani con Bifrost a conclusione di tutto?

Knock knock knock Peggy?

All’incirca al trentaquattresimo minuto della prima puntata, mentre Loki si teletrasporta fuori dall’ufficio di Mobius si intravede un agente della TVA che scorta un prigioniero dalle fattezze simili a quelle di Peggy Carter.

Per ora non ci sono indicazioni sulla questione ma sembra strano che nessuno si sia accorto della somiglianza in fase di registrazione.

Le teorie a riguardo sono molteplici e vanno da una possibile conseguenza del viaggio a ritroso nel tempo di Steve Rogers alla fine di Engame alla serie What if in arrivo ad Agosto in cui si immagina cosa sarebbe potuto succedere se il siero del supersoldato fosse stato iniettato proprio a Peggy.

Recentemente infine si è pensato che quella versione del personaggio sia in verità uno Skrull e che la citazione possa fare da preambolo a Secret invasion. Se questo fosse vero allora anche il test a cui viene sottoposto Loki per verificare che non si tratti di un robot (letteralmente Life Model Decoy) appena arrivato alla TVA avrebbe un altro sapore.

Nei titoli di coda s’è fatta una certa?

Nei titoli di coda di ogni episodio è presente un orologio le cui lancette si moltiplicano quando arriva alle 23:53, orario che nel 1947 indicava la fine dell’umanità sul Doomsday Clock.

Nel secondo episodio, quando Loki cerca di fermare la sua variante insieme a Mobius, vengono teletrasportati nel 2050 durante un evento catastrofico in grado di cambiare il destino del mondo. Sarà una coincidenza che proprio in quell’anno è stata pronosticata la fine del mondo per via del climate change?

Conclusione?

Gli aneddoti riguardo Loki e più in generale al Marvel Cinematic Universe sono moltissimi e non ho la presunzione di poterli inserire tutti in un solo articolo. Si potrebbe parlare per ore della vera identità dell’anomalia a cui la TVA sta dando la caccia o della somiglianza di un certo personaggio con Agatha Harkness ma ho deciso di trattare quelli che a parer mio sono i più intriganti e sui quali, dopo lunghe ricerche, sono riuscito a fare chiarezza.

Disney ha deciso di investire parecchio nella produzione seriale sia per quanto riguarda i contenuti ma soprattutto per i messaggi che grazie al media televisivo raggiungono una fascia di pubblico sempre più ampia. Gli eroi, come nei fumetti, si trasformano in portatori di valori etici e morali.

A volte infatti non servono pugni o facoltà particolari per salvare l’universo bensì la curiosità che se siete arrivati fin qui spero di aver contribuito a colmare per darvi la possibilità di farvi nuove domande.


Prima di salutarvi, vi ricordo di seguirmi anche su Instagram e di iscrivervi gratuitamente al gruppo Telegram per restare sempre aggiornati sulle ultime novità!


Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto
error: Content is protected !!